Detrazioni fiscali per sostituzione infissi: il 50% e il 65%
In quest’articolo vogliamo parlare di Detrazioni Fiscali. Recentemente siamo state chiamate a fare chiarezza, per conto di alcuni clienti, circa la marea di nozioni e provvedimenti legislativi che in quest’ultimo periodo sono stati emessi e che hanno creato non poca confusione nella testa di chi, come molti, per usufruire delle detrazioni, vuole capire se sono convenienti o meno.
In particolare, abbiamo affrontato il tema della sostituzione degli infissi, siano essi finestre, porte, interne ed esterne oppure portoni di garages, comunque sempre in ambito residenziale.
La sostituzione di porte interne rientra tra gli interventi di manutenzione ordinaria per cui non è prevista l’agevolazione fiscale (è prevista solo per manutenzione ordinaria di parti comuni di edifici).
La sostituzione di infissi esterni con modifica di materiali rientra invece negli interventi di manutenzione straordinaria. Quindi va fatta richiesta al Comune (è comunque sempre opportuno telefonare al Comune per accertarsi del tipo di pratica da presentare). La richiesta inoltrata al Comune è documento necessario poi per richiedere la Detrazione Fiscale.
Esistono due tipi di agevolazione fiscale a cui accedere in merito alla sostituzione di infissi:
- Detrazione per riqualificazione del patrimonio edilizio esistente (ristrutturazione): 50% (per spese sostenute a tutto il 2014) dell’importo dovuto per il materiale acquistato e per tutte le spese professionali sostenute richieste dal tipo di intervento (ad esempio la parcella del progettista che redige la documentazione), da detrarsi in 10 quote annuali di pari importo dalla quota Irpef.
- Detrazione per risparmio energetico: 65% (per spese sostenute a tutto il 2014) dell’importo dovuto per il materiale acquistato e per tutte le spese professionali sostenute richieste dal tipo di intervento (come sopra) da detrarsi in 10 quote annuali di pari importo dalla quota Irpef. Attenzione: il serramento (in cui rientra anche il portone di ingresso) deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso locali non riscaldati per poter accedere alla detrazione (ad esempio non è annoverabile il serramento del box auto esterno).
La detrazione del 50% riguarda l’ambito residenziale, quella del 65% è esteso a tutti i tipi di attività.
L’Iva per l’acquisto dei serramenti, essendo questi definiti “beni significativi”, è applicabile in parte al 10%, in parte al 22%: il 10% si applica sulla prestazione lavorativa per l’installazione del bene e su parte del bene. Sul resto del bene si applica l’Iva al 22% e solo nel caso in cui colui che vende è lo stesso che installa.
Per richiedere la detrazione del 50% è necessario effettuare i pagamenti con bonifici bancari dedicati e farsi rilasciare fatture specifiche, opportunamente formulate; richiedere l’applicazione della detrazione al commercialista, che indicherà i dati catastali dell’immobile oggetto di agevolazione; conservare tutti i documenti, tra cui anche riprova di pagamento dell’Imu, comunicazione ad Asl se necessaria, comunicazione al Comune, per verifiche eventuali .
Per richiedere la detrazione del 65% è necessario inoltrare all’ENEA, per via telematica:
1. Asseverazione del tecnico abilitato o il certificato del produttore dell’infisso con indicati i valori di trasmittanza degli infissi sostituiti (stima in base al profilato e alla tipologia del vetro) e i valori di trasmittanza degli infissi nuovi (che non deve superare i valori limiti di legge D.M.26/1/10)
2. Scheda informativa semplificata (allegato F) che si compila e si trasmette all’ENEA online.
Il resto dei documenti (bonifici, fatture, ecc.), vanno conservati per eventuali controlli.
La trattazione di oggi è solo uno spunto di riflessione sul tema che, ovviamente è più complesso e sfaccettato e necessita di approfondimenti caso per caso.
Se hai qualche dubbio o desideri informazioni sull’argomento, scrivi tranquillamente a Easy Lab, saremo lieti di risponderti e di chiariti le idee.
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A presto!
