La settimana del salone del mobile di Milano – Le icone del design italiano “secondo me”
In occasione del Salone del Mobile di Milano ed in attesa di riordinare le idee sulla settimana più importante dell’anno per il mondo dell’arredamento che si è conclusa ieri, vi racconto in breve le ICONE del design italiano “secondo me”.
La radio che ha fatto storia del design made in italy: RADIO CUBO TS502.
Marco Zanuso e Richard Sapper hanno disegnato questa radio portatile nel 1962 ed è stata costruita nel 1964 dallo storico marchio di Milano Brionvega. Prodotta in diversi colori è stata per molti anni punto di riferimento grazie al suo design rivoluzionario. È anche esposta nei più importanti musei di arte moderna come il Museum of Modern Art di New York.
La FIAT 500 icona del design italiano nel mondo.
Simbolo del boom economico degli anno ’60. Piccola, pratica, economica. Continua ad avere revisioni e ad essere riproposta dalla casa automobilistica italiana, oggi ,nella versione originale, è ricercatissima nel mercato dell’usato. Restaurarla è un piacere per pochi averla ancora di più.
La poltrona sacco.
Disegnata nel 1968 da Franco Teodoro, Cesare Paolini e Piero Gatti per Zanotta.
In una celebre gag Paolo Villaggio, che interpreta il maldestro impiegato Giandomenico Fracchia, è messo a dura prova di equilibrismo durante un colloquio con il direttore. Essa è composta da un involucro riempito da palline di polistirolo espanso ad alta resistenza. Proposta ancora oggi in innumerevoli versioni ha ottenuto vari premi tra i quali il prestigioso Compasso d’Oro nel 1970 ed è esposta anch’essa Museum of Modern Art di New York e in molti altri musei del mondo.
La lampada Tolomeo.
Disegnata nel 1987 da Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina per Artemide. Ecco un altro Compasso d’Oro.
È riconoscibilissima ovunque e da quando è stata pensata e disegnata non è mai stata cambiata. È prodotta sia in versione da tavolo che da terra che da parete e anche a sospensione, da interni e da esterni, sta bene ovunque sia in ambienti classici che in ambienti moderni . Assieme alla TIZIO ha contribuito a rendere famosa la l’azienda che la produce (Artemide).
L‘autore è Achille Castiglioni prodotta e distribuita da Flos.
La genialità di questa lampada sta nel fatto che arriva ad illuminare come fosse una lampada a sospensione, ma non è come questa, vincolata ad un punto fisso. È versatile, è una lampada da terra ma lo spazio sotto di sé è libero come lampadario, ma, a differenza di questo, può essere trasportata. Infatti la bellissima base in marmo è dotata di due fori passanti, che permettono, infilandoci un bastone, di essere spostata. Fa parte della collezione permanente del del Triennale Design Museum di Milano e è esposta al MoMa di New York!!!
Il tavolo LC6 di Le Corbusier.
Pensate un po’, lo ha disegnato nel 1928!!! Ed è ancora attualissimo e imitato!!! Dico che fa parte delle icone del design italiano perché, nonostante lo abbia disegnato L’Architetto (con la A maiuscola) Le Corbusier francese, dal 1974 lo produce la nota ditta italiana Cassina. Ha la base in tubolare di acciaio, a sezione ovale, e un piano in cristallo sostenuto da quattro supporti filettati in acciaio con i quali si può regolare l’altezza del piano. È elegante e nello stesso tempo semplice, da soggiorno o da studio, inserito in un ambiente moderno o classico è sempre il protagonista della scena.